Oltre quattrocentomila iscritti, milioni di visualizzazioni e attenzione a ogni singolo aspetto del gioco. Compresi i tutorial per chi è alle prime armi e ha bisogno di supporto tecnico. Il Padel è un fenomeno in continua evoluzione, ormai è risaputo. Così come sono risaputi i numeri della crescita, mediatica e non solo. In questo senso, il lavoro del circuito è stato esemplare: come raccontato da Gazzetta, il World Padel Tour, vero motore di tutto il movimento, ha avuto l’idea non scontata di rendere lo spettacolo popolare. Cioè gratuito. 

Padel: i numeri su Youtube

Gli ultimi cinque tornei hanno avuto più di 4 milioni di visualizzazioni su Youtube, un record di 100mila connessioni in diretta. E le tv hanno fiutato l’affare: i diritti ormai sono elargiti tramite bando, come si fa con quelli del calcio. In Spagna è dell’emittente gratuita GO; in Scandinavia c’è Viaplay; in Argentina – dove lo sport è seguitissimo – le immagini sono di TNT. In Italia ci ha già pensato Sky Sport: gli ultimi due tornei, di Madrid e Barcellona, sono stati trasmessi live e hanno registrato ottimi dati di ascolto

A fare la differenza però sono i social: oltre un milione e mezzo di follower dagli account WPT, tra i più cresciuti di tutto il 2020. Pensate: a gennaio erano appena 875mila. In dodici mesi, il Padel è forse lo sport che ha registrato una crescita più repentina, nonostante la pandemia abbia limitato il circuito pro. Che guarda altrove e inizia a selezionare i suoi testimonial, a partire dalla nuova formulazione delle coppie. Ad esempio, Belasteguin, storico giocatore, giocherà con il connazionale Gutierrez. E Navarro, certamente il più social, ha scelto il genio di Di Nenno. Qui i migliori giocatori italiani.

Padel: arriva la Serie TV

Un cambio proprio di comunicazione, dunque. Di cui ha pensato di approfittarne una produzione italiana – Dogodot – che insieme ad Atreyu Film ha creato la prima serie tv “sullo sport che non teme il covid”. Da inizio gennaio, infatti, è online il trailer di ‘Nel nome del padel’. Luca Cesa, autore e attore, ha raccontato ad Agi il percorso intrapreso: “L'idea ci è venuta due mesi fa quando abbiamo visto che non era stato mai realizzato alcun film o serie sul padel. Con Matteo Branciamore e Matteo Nicoletta abbiamo lavorato tanto per mettere su questo prodotto: abbiamo realizzato il trailer e poi anche una prima puntata, una sorta di numero zero che è in fase di montaggio”.

La vicenda narra di quattro amici che iniziano a giocare a padel per i motivi più disparati, e arrivano a trascurare tutto il resto pur di ritrovarsi e continuare a praticare questo sport. C’è l’ossessione, ma anche il motivo alla base del fenomeno del momento: Nel nome del Padel rischia di essere tratto da una storia vera.

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