Hai mai giocato a padel-ping pong? Sì, il nome è proprio questo. Ed è - chiaramente - l'unione dei due sport, così simili e così diversi. Vero: in entrambi si utilizza una racchetta, c'è comunque una pallina, ma parliamo di due mondi (e dimensioni) completamente differenti.

Com'è nata, allora, l'idea? La storia è molto più banale di quanto si pensi.

Chi l'ha inventato

Abbiamo una data. E abbiamo dei nomi. Questo sport è stato partorito, il 19 novembre 2020, in Svezia. Sono stati Magnus Willner e Erik Magnarsson a crearlo.

Come? Dopo una partita di padel giocarono semplicemente a pingpong, ma iniziarono a usare i muri. I games divennero molto più lunghi e il numero di colpi aumentò. Così è nato il concetto.

Le regole del padel ping-pong

Il gioco è simile al ping-pong, con un'aggiunta: si può scegliere di colpire la palla di fatto in qualsiasi modo.  

Oh, specificano anche loro: la cosa più importante quando si gioca è divertirsi. Magari con colpi forti, volti a sorprendere l'avversario con angoli precisi da ritrovare con il supporto del muro. Se vorrai giocare una partita, allora potrai usare queste regole gentilmente riportare dal duo svedese.

In quanti si gioca?

È preferibile il doppio, ma anche il singolo funziona. Nel doppio, la regola è che un giocatore può prendere più palle di seguito (non necessariamente una dopo l'altra) per poter tenere la palla in gioco più a lungo.  

Punti, set e partita  

I punti vengono contati come nel ping-pong, fino a 11 punti in ogni set. Si deve vincere di 2 punti. Chi arriva primo a 3 set ha vinto. "Ready-play", chiunque sia pronto può servire finché gli avversari sono pronti. Questo dà un ritmo più elevato.

Rimbalzo su tavolo e muro  

L'idea di base è quella di colpire la palla direttamente sopra la rete o oltre la rete attraverso un muro per colpire il lato avversario del tavolo.  Se qualcuno colpisce la palla nella rete, nel pavimento o nel soffitto, il punto è perso.

La palla può rimbalzare una volta sul tavolo, ma un numero qualsiasi di volte sulle pareti laterali. Ma non nel muro laterale corto dell'avversario (come nel padel).

Al servizio: la palla deve sempre rimbalzare prima sul proprio lato e poi colpire il tavolo dall'altro lato della rete. I passaggi a rete vanno bene, ma non sui muri laterali. Se si vuole fare un vero colpo d'arte, c'è anche la possibilità di usare il proprio muro di fondo, purché la palla rimbalzi poi sul piano del tavolo dell'avversario senza entrare in rete o colpire prima il muro.  

Punti bonus  

Se l'avversario manca il tavolo, ci si è assicurati un punto, ma si ha la possibilità di ottenere un punto bonus se si riesce a mantenere in vita la palla dopo un massimo di un rimbalzo a terra e a vincerla.

Se la palla rimbalza due volte sul pavimento, la partita è finita. Se l'avversario la vince, non viene assegnato alcun punto bonus.

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