Luigi Carraro, presidente della Federazione Internazionale di Padel (FIP), in questi giorni ha spiegato le possibilità che il padel diventi olimpico prima del previsto. Con il grande sostegno della società automobilistica Cupra e i numeri pazzeschi del World Padel Tour, Carraro ha chiarito come al momento questa possibilità resti "difficile, ma meno difficile di quanto pensavamo. L'anno prima dei giochi olimpici ci saranno i "giochi europei", che nel 2023 si svolgeranno in Polonia". Il padel è in trattativa molto avanzata con il Comitato Olimpico Europeo: l'obiettivo è entrare nei canoni prima del 2024. "Direi che c'è il 95% di possibilità che questo si realizzi. Sarà confermato nelle prossime settimane. Se ci riusciamo, diventa allora probabile che il padel sarà olimpico nel 2024", ha aggiunto Carraro.

Perché il Padel non è uno Sport Olimpico: i criteri

Ma perché il Padel non è uno sport olimpico? Al momento, non soddisfa i requisiti. Per essere uno sport riconosciuto dalle entità responsabili dei Giochi Olimpici, una delle principali "barriere" è avere una Federazione Internazionale riconosciuta dal Comitato Olimpico e soggetta al suo codice etico. Poi c'è la legislazione antidoping, quindi la necessità di essere stabiliti in 75 paesi e 4 continenti nel caso degli uomini, e 40 paesi e 3 continenti nel caso delle donne.

Il padel soddisfa i primi due criteri abbastanza agilmente. Ha una federazione internazionale che organizza campionati e mette i migliori uno contro l'altro. Inoltre, i programmi anti-doping sono molto severi. Resta tuttavia il problema dell'estensione dello sport in termini quantitativi: in Spagna o in Argentina l'espansione è stata molto veloce, è già uno sport affermato. Nonostante questo, in altri luoghi questo sport non è conosciuto o addirittura è confuso con altre discipline. La chiave è rafforzare le federazioni locali per aiutare la diffusione nei paesi con meno tradizione. Come anche l'Italia.

Padel Sport Olimpico: il sogno dei professionisti

Più volte si sono esposti in tal senso i giocatori professionisti del principale circuito. "Sarebbe un sogno essere un olimpionico", e da Galan a Lima, da Ariana Sanchez a Paula Josemaria, tutti concordano con la necessità di fare quest'ulteriore step. Sanchez, ad esempio, è stata molto chiara: "Il padel sta crescendo sempre di più, a un ritmo elevato. Credo che la Federazione Internazionale e il WPT stiano facendo un ottimo lavoro per raggiungerlo. Spero che in pochi anni ce la faremo". Paula Josemaria ha aggiunto: "Sempre più persone lo praticano, ma tocca far presto".

L'obiettivo, come dichiarato da Carraro, è quello di raggiungere lo status agognato entro un anno e mezzo. Ce la farà, il presidente FIP? Belasteguin è più realista: "Oggi è uno sport cool, sta crescendo e ha visibilità. Ma dobbiamo fare ancora molte tappe prima di essere riconosciuti come sport olimpico. Stiamo chiedendo a questo sport di correre una gara come Usain Bolt, ma ci siamo appena tolti il pannolino e abbiamo iniziato a camminare. La strada è lunga...".

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