Come tutti sappiamo o abbiamo imparato a conoscere, la storia del padel parte da molto lontano. Paradossalmente non proprio in termini di età, essendo un nuovo sport abbastanza “giovane”, ma soprattutto dal punto di vista geografico in relazione alla nostra prospettiva italiana. Conosciamo il suo rapporto legato all’America Latina in maniera ancora indissolubile e la sua esplosione in terra spagnola, primo vero approdo europeo aspettando il boom degli ultimi anni che ha coinvolto anche la nostra Penisola. Una disciplina interessante e divertente che custodisce storie particolari ricche di spunti interessanti.

Il protagonista che accogliamo al centro del nostro palcoscenico questa volta è la racchetta, regina assoluta del padel, così elegante eppure così devastante per gli equilibri di una partita. Vi racconteremo i dettagli sui primi modelli e quali tappe ha affrontato questo sport per raggiungere lo stile che conosciamo oggi, dalla forma alla sostanza.

Le prime racchette nel Padel

I racconti più importanti arrivano direttamente dal Sud America e svelano i dettagli sulla nascita delle racchette utilizzate nei primi anni di vita del padel. Scordiamoci pure le forme dinamiche e i materiali che conosciamo oggi perché all’inizio degli anni Settanta questo sport aveva strumenti un tantino diversi rispetto a quelli che utilizziamo tutti i giorni.

Nei primi anni a rubare la scena nel mondo del padel erano racchette che arrivavano dagli Stati Uniti, in prestito da uno sport simile ma con le dovute differenze. In Argentina si attribuiscono a Marcraft le prime racchette utilizzate in partita, brand scelto come pioniere della produzione di pale. Arrivavano direttamente dagli Usa e avevano già rubato la scena per il Paddle Tennis, disciplina con diversi punti in comune rispetto al padel per le dimensioni del campo e l’utilizzo della pallina, pur essendo completamente un altro sport.

I primi modelli avevano un’area di impatto al centro della racchetta molto ridotta, con i classici fori e con materiali sempre diversi. Tutto ebbe inizio con le pale di legno per poi attraversare diverse fasi nel corso della storia, dall’alluminio alla resina ma soprattutto la gomma, vero e proprio punto di svolta nella storia del padel. Cambiano le composizioni e cambia anche la forma che inizia a perdere i classici angoli fino ad avvicinarsi alle rotondità che conosciamo oggi.

Le tappe importanti

Alcuni esperti indicano come il 1983 come anno di svolta nel mondo delle racchette da padel: La Royal Padel 3000 “A” è infatti il primo modello fabbricato in serie nella storia di questo sport, ovviamente in Argentina. Le prime ad approdare invece in territorio europeo con tappa in Spagna furono le racchette della Palson negli stessi anni. La rivoluzione arrivò con l’abbandono del legno che lasciò spazio alla gomma: con la novità assoluta le pale divennero più maneggevoli e aerodinamiche, oltre ad essere più leggere, permettendo così ai giocatori di utilizzarle con più agilità. Fu l’ultimo step prima del matrimonio con il carbonio, oggi l’ingrediente preferito dai giocatori perché rappresenta la scelta migliore sotto tutti i punti di vista, dalla resistenza alle prestazioni in campo.

Un viaggio lunghissimo quello della racchetta da padel che, nel corso degli anni, ha vissuto tappe importanti e punti di svolta fondamentali, fino a raggiungere i traguardi che conosciamo oggi. Leggere, performanti e spettacolari: le pale di oggi hanno caratteristiche speciali, nate in un processo evolutivo partito da lontanissimo. Dall’Argentina, dal legno e dal prestito degli Stati Uniti: quanti segreti raccolti dietro una semplice racchetta.

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