Con il cambio di denominazione della FIT in Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP) “è iniziata una nuova era che visualizza un mutamento epocale già in atto, un segnale forte di riconoscimento della travolgente crescita del padel, frutto dell’entusiasmo di chi lo gioca e delle società sportive che lo gestiscono e lo promuovono”. A pronunciare queste parole lo scorso ottobre è stato Angelo Binaghi, presidente della FITP, una vera e propria icona del movimento sportivo italiano dedicato a tennis e padel.

Presidente della FIT – oggi FITP grazie all’ingresso del padel con il cambio di denominazione – dal lontano 2001, Binaghi è tra le personalità più autorevoli nelle due discipline e ricopre una posizione di spicco per il presente ed il futuro di questi sport. Conosciamo nel dettaglio la sua storia.

Chi è Angelo Binaghi, presidente della Federazione Padel

Angelo Binaghi è nato a Cagliari il 5 luglio del 1960. Da sempre legato al mondo sportivo, fin da ragazzino ha coltivato la sua passione per il tennis tagliando traguardi importanti dal punto di vista italiano e internazionale. “Sono nato sui campi da tennis: mio nonno e suo fratello sono stati tra i primi in seconda categoria in Sardegna e anche mio padre e mia madre giocavano a tennis”, le parole di Binaghi che descrivono il suo primo approccio con la racchetta.

Nella sua carriera da tennista nel 1982, a 22 anni, Angelo Binaghi ha raggiunto il 16° posto nella classifica nazionale con soddisfazioni notevoli anche durante la carriera universitaria, dentro e fuori dal campo. Da sportivo ha vinto 2 medaglie d’argento alle Universiadi nel doppio e 6 volte i campionati universitari. Da studente invece ha concluso proprio a Cagliari il percorso di laurea in ingegneria: “Per fortuna non sono mai arrivato a dover decidere se lasciare la facoltà, quindi la professione di ingegnere, e provare a diventare un giocatore di tennis”, dichiarerà da presidente FITP.

A 34 anni Angelo Binaghi ha scelto di iniziare un nuovo percorso, sempre legato al tennis ma approcciato da un punto di vista diverso, quello della scrivania. Una passione troppo forte quella della racchetta che lo ha spinto nel 1994 ad intraprendere la carriera da dirigente nel Tennis Club Cagliari, mettendosi successivamente in luce anche nel Comitato Regionale Sardo e, con risultati importanti, in quello Nazionale di quella che oggi è stata ridefinita come Federazione Italiana Tennis e Padel.

Il percorso del Padel

Nel 2001 l’elezione a presidente della FIT, un ruolo che ricopre da ormai 22 anni. Lo scorso ottobre infatti Binaghi è stato confermato numero uno della federazione per il sesto mandato consecutivo, ottenendo il 78,71% dei voti espressi, da candidato unico all’elezione. Negli oltre vent’anni di presidenza, il tennis italiano ha raggiunto risultati importanti, dalla vittoria del Roland Garros 2010 di Francesca Schiavone – “La più grande mossa che ho vissuto negli ultimi 20 anni, non eravamo affatto preparati”, dichiarerà in un’intervista – alla finale italiana dell’US Open nel 2015 tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci.

Una carriera che oggi vede Angelo Binaghi impegnato anche nella valorizzazione del padel italiano in terra internazionale. Una missione che parte dagli ottimi risultati ottenuti in questi anni e che mira ad espandere il brand tricolore oltre i confini della Penisola, attirando sull’Italia i riflettori del movimento internazionale. Questo il nuovo obiettivo di Angelo Binaghi, numero uno della Federazione e da vent’anni ai vertici dello sport italiano.

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